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RESTAURO SCIENTIFICO CAPPELLA MADONNA DEL CARMINE

vista generale
dettaglio copertura

Il presente progetto di restauro della chiesa della Madonna del Carmine prevede la ricomposizione dell’integrità della struttura architettonica attualmente in stato di evidente degrado e la sua rifunzionalizzazione a museo di Arte Sacra. La chiesa risulta essere un esempio di architettura barocca abbastanza raro per la zona, ci troviamo nell’alta valle del Savio in Comune di Bagno di Romagna, al margine del centro storico di Bagno sulla prosecuzione della strada che uscendo da piazza Ricasoli conduce verso nord, all’altro paese della zona, S. Piero in Bagno. La struttura è molto semplice come articolazione spaziale essendo composta semplicemente da un’aula liturgica con antistante protiro e retrostante sacrestia appartenenti ad epoche diverse e in corpi di fabbrica minori e distinti. La realizzazione del primo nucleo risale probabilmente al 1621, come risulta dalla data indicata sui conci delle finestre posti ai fianchi della porta d’ingresso, in pietra serena finemente decorata; successivamente viene realizzato il protiro sempre con ampio utilizzo di pietra arenaria tipica del luogo. Protiro chiuso ai lati da murature e aperto sul fronte con tre archi poggianti sui muri laterali e su due colonne con capitelli in stile tuscanico. Il fronte è completato da una modanatura orizzontale sopra gli archi anch’essi in conci di pietra serena che costituisce l’imposta della copertura a capanna in legno tavelle e lastre di pietra.
La chiesa si caratterizza complessivamente per ampie superfici intonacate forata da piccole aperture e falde rivestite da lastre di pietra che danno un’immagine chiara dell’architettura perfettamente integrata, cromaticamente e formalmente, nel contesto montano cui appartiene. Gli elementi che impreziosiscono la fabbrica sono quindi quelli in pietra che in parte presentano e in larga parte non presentano più, lavorazioni pregiate tipiche dell’epoca barocca, elementi quali le colonne, i capitelli, gli archi, le panchine, gli inginocchiatoi del protiro, la pavimentazione dello stesso e i conci delle finestre e delle aperture. Molti di questi non sono più riconoscibili a causa del notevole degrado raggiunto, caratterizzato da un’avanzata erosione e polverizzazione della superficie esterna della pietra. Gli intonaci pure presentano uno stato di avanzato degrado con ampie parti distaccate e una generale inconsistenza dovuta all’aggressione degli agenti atmosferici e alle infiltrazioni di umidità sia dal terreno che dalla copertura. Le strutture lignee sono composte da capriate, travi e morali e anch’esse hanno subito l’aggressione del tempo e delle infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto; le capriate sono le parti sicuramente meglio conservate impreziosite anche da mensole di appoggio alle pareti laterali in legno finemente lavorato. L’altare è un altro elemento di pregio della chiesa con la sua mensa in pietra e soprastante edicola lignea composta da colonne scanalate portanti una trabeazione con soprastante frontone; il tutto inquadra una tempera sulla parete di fondo raffigurante la Madonna con Gesù Bambino.


finestra fronte
vista interno - altare
dettaglio capitello
rilievo - pianta
rilievo - prospetto ovest
rilievo - sezione
rilievo - prospetto nord
LOCALITA' Bagno di Romagna
DATA PROGETTO 2005
DATA LAVORI -
COMMITTENTE Parrocchia S. Maria Assunta
PROGETTISTI Stefano Gradassi Matteo Amantini
COLLABORATORI -
PROGRAMMA Restauro scientifico allestimento museo
DITTA APPALTATRICE -
IMPIANTI -
IMPORTO OPERE 300.000,00 €

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